Sta per scoccare l’ora. Il nuovo anno è alle porte. Ci lasciamo alle spalle un anno difficile, difficilissimo, e ora ci apprestiamo a vivere un nuovo capitolo ancora incerto di cui poco o niente sappiamo. Quel che è certo che domani a mezzanotte arriverà il 2022.
Niente grandi feste, concerti in piazza o cenoni con tanti tantissimi invitati, ma ciò non toglie che il 2022 meriti di essere accolto nel migliore dei modi (magari questo ci porterà un pizzico di fortuna!)
E allora ecco cosa non può mancare sulla nostra tavola di Capodanno tra tradizione, riti scaramantici e eccellenze del gusto.
I dolci
La prima meraviglia è la torta creata dal party chef Roberto Rinaldini per l’occasione. Si chiama Clock Cake 22 e si tratta di un soffice pan di Spagna al cioccolato, panna cotta al caramello e caffè, bavarese alla nocciola, croccantino di sbrisolona e glassa al cacao. Bellissima e buonissima! La potete trovare negli store Rinaldini oppure ordinarla direttamente a casa vostra con Cosaporto.it
E’ un Capodanno all’insegna della tradizione invece quello della Pasticceria Gattullo che propone un suo amatissimo classico: il maialino, simbolo di abbondanza, prosperità e forza. Un augurio ideale per l’anno che sta per arrivare! Dal 1961 la Pasticceria Gattullo a Milano è un indirizzo per veri intenditori e anche questo Natale ha saputo sorprenderci.
Non sarebbe Capodanno per i più tradizionalisti senza Veneziana. Messo da parte il Panettone è ora il suo momento.
Un impasto al lievito madre, i canditi sono di arancio e la glassa reale di zucchero e mandorle per quella della Pasticceria Clivati, tra le più buone in città. Potete acquistarla direttamente nel negozio di Via Coni Zugna, oppure ordinarla direttamente a casa grazie al loro servizio di delivery.
Un dolce sì purché sia buonissimo e a tema Capodanno. E’ questa la filosofia di Marco Battaglia e Lavinia Franco , party chef a capo della Pasticceria Marlà di Corso Lodi 15.
Per il 31 dicembre hanno infatti pensato di rendere speciali le loro torte con uno speciale disco fine di cioccolato al latte. I dolci tra cui poter scegliere? Marlà, Madirofolo, Tris al cioccolato, Cheesecake, Yogurt e mirtillo, M’ama, Risveglio, Pistacchiosa e Sacher. Una più golosa dell’altra!
E se volete già pensare all’Epifania Marlà non perde tempo, ma sta già prendendo ordinazione per quella che l’anno scorso è stata presa letteralmente d’assalto, La Galette de Rois, la tipica torta francese del 6 gennaio che decreta chi alla tavola sarà il Re per un giorno! La trovate in negozio e su Cosaporto.it
La frutta: uva, melograno e noci
Dodici acini d’uva da mangiare a mezzanotte per assicurarsi buona fortuna. Oppure un po’ di melograno, così come i datteri, i fichi secchi ecc… Tutto questo per salutare al meglio il nuovo anno. E c’è chi più scaramantico non può davvero rinunciarvi. Che siate tra loro o che semplicemente amiate questi frutti potete trovarli tutti all’ Orto di Jack, giovane startup di successo che per il Natale 2021 ha realizzato tantissimi cesti pieni di meraviglie, ma sul cui sito potete fare la spesa quotidianamente, ricevendola comodamente a casa.
Per i più appassionati c’è anche il box firmato Orsero con un tripudio di frutta esotica bella e buonissima!
Le lenticchie
Le lenticchie occupano un posto centrale nella tavola di Capodanno. Per la maggior parte degli italiani non possono mancare, spesso servite allo scoccare della mezzanotte come vuole la tradizione.
Simbolo di ricchezza e prosperità, devono essere preparate in umido e servite spesso con cotechino o zampone.
Comunque le vogliate la cosa importante è che sciate lenticchie italiane, uno dei grandi prodotti della nostra amata Italia. Quelle del Frantoio Bartolini sono umbre e provengono da terreni coltivati biologicamente.
Zampone o cotechino?
Quale preferite? Ma soprattutto conoscete la differenza tra i due al di là della forma?
Entrambi sono fatti di carne di maiale macinata grossolanamente, unita poi a cotenna di maiale, tritata finemente, il tutto aromatizzato con pepe, noce moscata, chiodi di garofano, e spesso anche cannella e vino. Ciò che però li distingue è l’involucro: la zampa di maiale infatti è rigorosamente quella anteriore, per lo zampone, mentre per il cotechino si tratta del budello, naturale o artificiale.
Importantissimo sceglierlo di qualità. Lo mangiamo spesso solo una volta l’anno e allora concediamoci davvero qualcosa di grande qualità, italiano e di lavorazione artigianale.
Il mio preferito è quello di Salumi Pasini, eccellenza lombarda, anzi milanesissima per la precisione, essendo alle porte di Milano.
Gli antipasti
Fa parte della nostra tradizione delle feste a Natale, e per quanto mi riguarda soprattutto sulla tavola del 31 non devono mancare! Cosa? Gli antipasti, la grande gastronomia Italiana della festa, quella fatta di patè, tartine, aragoste in bellavista, insalata russa…
Alcuni storceranno il naso pensando che si tratti di una moda anni ’90 ma per me sono un evergreen.
Sarà perché sono proprio dei giorni di festa, sarà perchè sono belli da vedere e buonissimi da mangiare…
A Milano sin dalle prime ore del mattino la coda è in Via Spadari e da qualche tempo anche in City Life. Dove? Da Peck naturalmente.
Il lingotto di patè, le tartine al caviale o granseola, o il cocktail di gamberi sono incredibilmente buoni!
Pesce, molluschi o crostacei
Per chi ama esagerare c’è l’aragosta, per chi vuole la tradizione il cuore di baccalà, per chi vuole qualcosa di afrodisiaco le ostriche Kiss e per chi invece non vuole spadellare addirittura il sushi appena fatto.
Qualsiasi sia il vostro menù del cenone scegliete pesce di qualità, preferibilmente italiano e pescato. L’indirizzo da segnarsi in agenda è la Pescheria Mediterranee di Saronno.
Qui troverete anche salmone affumicato, bottarga, caviale, ma anche piatti pronti e una dispensa di vere eccellenze italiane.
Un lusso per premiarsi un po’: il caviale
C’è chi lo ama e non aspetta certo le festività per mangiarlo, ma se ci si vuole concedere un peccato di gola il 31 dicembre è senz’altro il giorno migliore per farlo. Il Caviale è una prelibatezza che ha moltissimi estimatori: chi lo vuole naturale, chi lo accompagna con blinis e panna acida, chi lo usa in particolari ricette gourmet.
Il Caviale Calvisius è una vera e propria eccellenza italiana, anzi bresciana nata negli anni ’70.
Pensate che oggi Calvisius è uno dei maggiori punti di riferimento qualitativo del caviale in tutto il mondo. Le specie di storioni pure e non ibridate vengono allevate in vasche che ricreano l’ambiente naturale tipico, dove la costanza della qualità dell’acqua rimane costante. Questa peculiarità ha reso Calvisius un caviale d’eccellenza e dal sapore autentico, burroso al palato e non pastorizzato, presente nei migliori ristoranti e gastronomie internazionali.
Bollicine italiane
Le Cantine Ferrari presentano “Inverno Trentodoc”, un’edizione speciale di Ferrari Brut che celebra l’inverno con uno speciale omaggio al proprio territorio, le maestose montagne del Trentino che definiscono la cifra stilistica di tutte le etichette della Casa.
In un’incantata visione invernale, un manto innevato fa da sfondo ai ritratti di animali fieri e selvaggi: l’orso, la volpe, l’aquila e il cervo vivono indisturbati nella natura e fanno parte dell’ecosistema a cui le Cantine Ferrari sono legate da sempre e che si impegnano a rispettare con una viticoltura sostenibile. Sono infatti le montagne che proteggono i vigneti a rendere uniche le bollicine Trentodoc, conferendo loro eleganza e complessità, come per primo intuì Giulio Ferrari oltre un secolo fa.
Un meraviglioso modo per salutare il nuovo anno all’insegna del Made in Italy.