Verso il Natale con Lo Speziale, la bottega che racconta e porta a casa i tesori dei monasteri italiani

Natale è già nell’aria, c’è chi ha già fatto l’albero, chi non ha saputo resistere alla prima fetta di panettone e chi si è già portato avanti nell’acquisto dei regali. A volte tutta questa frenesia rischia di far perdere di vista il vero e profondo significato del Natale e allora è bene fermarsi e trovare quei luoghi, non semplici negozi, dove l’essenza di questa festa si respira nell’aria, dalla scelta dei prodotti fino alla filosofia che li ispira e che ne muove le azioni.
Uno di questi posti è senz’altro Lo Speziale, una bottega come una volta nel centro storico di Brescia, che grazie al suo titolare, Luca Bonafini, racchiude in sé una luce diversa e straordinaria. Luca infatti ha pensato di portare in questa bottega tutti i prodotti realizzati all’interno dei monasteri e delle abbazie in giro per l’Italia.
La volontà è stata proprio quella di offrire alla città un angolo di prelibatezze, ai più sconosciute, spesso custodite e conservate proprio all’interno dei monasteri, maschili e femminili, principalmente italiani, e conventi di varie congregazioni religiose, con le loro annesse aziende agricole. Delle straordinarie eccellenze in fatto di prodotti e degli incredibili tesori in fatto di tradizioni, storie e valori.
Durante l’anno si susseguono le differenti proposte, spesso frutto del lavoro della terra, ma è a Natale che secondo me Lo Speziale dà il suo meglio.Qui troverete bellissime (e spesso poco note ai più) idee regalo, panettoni, prodotti enogastronomici, prodotti di bellezza, prodotti artigianali e tanto tanto altro…
Se passerete personalmente dal negozio avrete la possibilità di vivere davvero una bellissima esperienza e conoscere di persona tanti segreti dei monasteri con cui Luca collabora, grazie alla sua enorme passione. Se invece siete lontani non disperate perchè Lo Speziale arriva davvero dappertutto grazie ad uno store online sempre aggiornato.

Come nasce lo Speziale e cosa e’ possibile trovare all’interno della bottega e nello store online?

Dopo aver vissuto alcuni anni in un monastero di regola benedettina, nel 2016 ho pensato di dare vita a Lo Speziale, una bottega dal sapore antico (diremmo vintage), che raccoglie le produzioni di Abbazie, Monasteri e Conventi. Da questo vissuto personale, desidero spiegare e svelare cosa c’è dietro a questi prodotti, raccontare storie, aneddoti, tradizioni, il perchè e il come vengono realizzati.

Mancano 40 giorni a Natale. Come prepararsi nel migliore dei modi a festeggiarlo?

Dare spazio all’attesa, alla meraviglia, alla dolcezza. Il nostro cuore desidera riassaporare queste dimensioni.
Ritagliamoci 5 minuti durante la giornata, magari più volte: il tempo di una passeggiata e magari per una visita ad una chiesa, che spesso racchiude bellezza e opere d’arte; il tempo di una telefonata o un caffè in compagnia, come a dire “ti voglio bene”; il tempo di preparare qualche addobbo natalizio “hand made”, l’albero, il presepe… tutto questo predispone il cuore al bene e al bello…. e per chi crede, prepara l’animo all’arrivo del Messia.

Cos’è la candela dell’Avvento e come usarla?

E’ una tradizione che ho scoperto tramite le Monache Benedettine della Provenza. Sulla candela è dipinto un calendario, dal primo dicembre al Natale. Accesa per qualche minuto la sera, in casa, è presenza viva, segno di attesa, può accompagnare una preghiera, una musica, una fiaba… La cosa straordinaria del Natale è che ci afferma quanto la nostra quotidianità familiare e domestica sia bella e preziosa anche per il Bambino divino, che l’ha scelta anche per sè.

C’è chi sta già pensando al panettone. Quali e’possibile trovare sul sito dello Speziale?

Ripropongo quest’anno la felice idea che mi ha suggerito un monaco. Non potendo contare su laboratori monastici che possano soddisfare una domanda così importante e che preferiscono dunque vendere in loco agli abitanti delle località dove sorgono i monasteri, ho pensato di scegliere un ingrediente monastico speciale e pregiato: lo zafferano biologico dei Monaci di Siloe, in Maremma Toscana. E di chiedere a dei pasticceri della mia terra bresciana di produrre dei panettoni con una ricetta esclusiva che contenga questa regale spezia. Sono dedicati ai tre re magi: Melchior, è il panettone tradizionale con lievito madre, burro e uova, canditi e uvetta… , Baltasar è il panettone senza lattosio e senza proteine del latte, dunque vegano; Caspar, il panettone senza glutine e senza lattosio. Buoni, gustosi e per tutti.

Quante abbazie e monasteri ci sono in Italia e quante sono presenti all’interno dello Speziale?

Il nostro territorio nazionale è costellato di tantissimi monasteri, funzionanti e non. Non saprei di preciso quanti riforniscono il negozio, sicuramente ho superato abbondantemente i 50. Ogni anno si aggiungono almeno un paio di Abbazie, con le loro specialità gastronomiche e artigianali.

Quali sono i prodotti che maggiormente vengono realizzati all’interno dei monasteri? Qualche chicca?

Il benessere del forestiero è sempre stato l’obbiettivo dei monasteri. Per cui, prodotti “da mangiare” per rifocillare il pellegrino e preparati erboristici per sollevarlo dagli acciacchi. Beh, non saprei tra cosa scegliere (ci sono oltre 900 prodotti in bottega!)… vediamo, la pasta fatta con cereali antichi… oppure le gocce imperiali a 90° per digerire e per disinfettare bocca e gola… la tisana con i petali dei fiori… insomma c’è un mondo e una storia qui!

Personalmente sono molto legata al Monastero di Camaldoli dove andavo da bambina. I prodotti dei monaci sono una vera eccellenza. Quali e’ possibile trovare nel vostro negozio?

Gli eremiti camaldolesi sono stati tra i primi a collaborare con me. Profumi e oli essenziali, tutto ciò che riguarda la cura della barba, gli unguenti per i dolori… ma soprattutto caramelle deliziose (anche senza zucchero) e le saponette Neve di Camaldoli, che fanno sussultare il cuore per il loro profumo che evoca ricordi “della nonna”.

Che valore ha un dono di Natale acquistato direttamente da un’abbazia o un monastero?

I prodotti dei monasteri non nascono per fare commercio ma per necessità: “I monaci sono veramente tali, quando vivono del lavoro delle proprie mani come i nostri Padri e gli Apostoli” (Regola di San Benedetto, capitolo XLVIII). Acquistare un prodotto monastico significa dignità e attenzione per queste realtà preziose e poi significa rispetto, verso il lavoro altrui, la nostra terra e la nostra storia.

Le tradizioni tramandate nei monasteri (dalle erbe officinali, al miele, dai prodotti farmaceutici a quelli dolci…) resistono ai tempi moderni? C’è un passaggio di testimone o Rischiano di andare perduti?

Hanno un fascino intramontabile. Si parla di “soul food” cibo dell’anima che evoca le emozioni belle e i ricordi. Anche chi non è credente oggettivamente riconosce una cura e una qualità superiore.
Le antiche ricette resistono, eccome, e guai a toccarle! Ma assistiamo anche alla nascita di nuove ricette, quando i monaci cercano di rispondere alle nuove esigenze, tipo la cosmesi per chi è sottoposto a trattamenti oncologici (e qui si vede la delicatezza e l’amore di questi consacrati) oppure le ricette gastronomiche per chi ha delle intolleranze alimentari. Le ricette antiche rimangono e perdurano dunque e da queste belle radici si aggiungono come nuovi fiori le ricette moderne.

Tre prodotti da consigliare per un regalo di Natale

Il torrone artigianale delle Clarisse di Siviglia, con un bel 70% di mandorle, fatto bene e con amore.
Il profumo Anna di Francia delle Benedettine di Chantelle, vigoroso e dolce, con la nota di giacinto, una delizia.
I cioccolatini a forma di tappo di champagne delle Trappiste di Francia: un cioccolato così è davvero una cosa unica.
Oppure un profumatore a bastoncini per la casa (fa sempre comodo) delle Domenicane di Pratovecchio

Ecco, ho sforato… Vabbè ma io sono di parte…

Tre prodotti da consigliare per vivere il vero senso del Natale

Il mio consiglio è di fare un piccolo dono, fatto con il cuore, e di allegare sempre un bigliettino d’auguri scritto a mano. Vuol dire “ci tengo a te”.
Una candela dipinta a mano come quella delle Monache di Pienza potrebbe essere un bel pensiero: luce e bellezza.
Si dice che a Natale bisogna essere più buoni. Io direi che a Natale bisogna essere più comprensivi.
Anche per la persona più antipatica è nato il Messia.
E noi, ammettiamolo, stiamo bene quando facciamo del bene. Perchè è per questo (e per Lui) che siamo stati creati.

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