La rinascita di Venezia: il ritorno del Carnevale e del Ballo del Doge

Tutti noi abbiamo bisogno di voltare pagina dopo due anni di pandemia. L’Italia intera ha bisogno di farlo.
Gli italiani hanno voglia di tornare a vivere e le città, soprattutto quelle d’arte, quelle che vivono di turismo, hanno necessità di vedere la luce.
Ecco allora che per una città unica come Venezia, che ha patito moltissimo a causa della pandemia, il Carnevale è l’occasione per guardare avanti e tornare a riabbracciare turisti, oltre che a vedere i canali riempirsi, così come i negozi e le piazze.
Il Carnevale che da sempre è uno dei momenti dell’anno in cui la laguna brilla della sua unicità e della sua bellezza, oggi assume un significato nuovo, quello della rinascita.
Lo sa bene Antonia Sautter, la donna del Carnevale veneziano, della sua essenza più immaginifica e autentica. Anima creativa de Il Ballo del Doge, l’evento che ogni anno attira ospiti da ogni parte del mondo per la sua unicità, scioglie le riserve e conferma la sua decisione di alzare il sipario sulla nuova edizione del gala in costume d’epoca più sontuoso ed accattivante del Carnevale veneziano.

La notte del prossimo 26 febbraio a Palazzo Pisani Moretta, torna così l’incanto onirico della produzione artistica ideata dalla costumista ed imprenditrice veneziana: “Scegliere di rimettere in moto una produzione artistica complessa come Il Ballo del Doge dopo la pausa forzata dello scorso anno e in questo periodo di grande incertezza, implica sicuramente un pizzico di follia” ha ammesso Antonia Sautter, che come tutti gli artisti geniali e dall’enorme creatività conserva nel suo sguardo quel pizzico di follia, coraggio e visione che solo i grandi hanno.
La scelta è però mossa anche dal suo essere imprenditrice, oltre che creativa: “In qualità di imprenditrice e costumista impegnata nella produzione di spettacoli artistici che promuovono l’alto artigiano Made in Venice, ritengo di dover dare un segnale forte di fiducia e rinascita alla mia città e ai tanti artigiani, artisti e tecnici dello spettacolo che collaborano con me da molti anni. Nell’assoluto rispetto delle norme e con minuziosa attenzione al benessere dei nostri ospiti, sono felice di dare al mondo dell’arte e dell’intrattenimento, che mi accompagna in questa avventura da lungo tempo ormai seppur in questa edizione presente in maniera ridotta, un palcoscenico su cui tornare ad esibirsi”.

La realizzazione de Il Ballo del Doge, arrivato alla sua XXIV edizione, segna così di fatto, la rimessa in moto di una macchina artistica che interessa molti dei mestieri d’arte ed intrattenimento, di cui peraltro Venezia è il simbolo, e settori che, come sappiamo, sono stati tra i più penalizzati dal lungo silenzio imposto dalla pandemia. Ogni anno infatti per la realizzazione de Il Ballo del Doge lavorano sarte, costumiste, vestieriste, scenografi, flower-designer, chef e personale di sala, maestri di palcoscenico, coreografi, fotografi, video maker, light & sound designer, bartender e runner ma soprattutto centinaia di artisti. Un ‘enormità di persone di talento, eccellenze italiane, nonché veneziane, che rappresentano l’arte e l’artigianalità del nostro Paese da preservare e custodire.
Un Ballo e un Carnevale insomma che rappresentano molto, moltissimo di più, di una semplice festa in maschera.
In questo clima di fermento, il titolo scelto da Antonia Sautter per la prossima edizione del Ballo del Doge è un’audace esortazione “Time for a New Renaissance. Si alzi il sipario, si accendano i riflettori. È tempo di rinascita!

Per celebrare l’idea di rinascita – artistica, collettiva ed individuale – ho voluto accompagnare il Ballo con un’immagine leggera, folle ma positiva e proiettata verso il futuro: ecco il Jolly seduto su un trono, che schiaccia la morte e tiene in mano il mondo. Il mio Jolly s’ispira alla carta del Matto nei Tarocchi, volta le spalle al passato e guarda al futuro senza timori, pronto a ricominciare ogni volta nonostante qualsiasi imprevisto. Se le cose si fanno con amore e spontaneità, ci dice il Matto, avranno un buon esito. Io ho deciso di non avere paura e giocarmi il Jolly dell’allegria e di invitare tutti i miei ospiti nella notte magica del 26 febbraio a Palazzo Pisani Moretta. Non voglio svelare nulla di quanto accadrà tra saloni e scalinate del Palazzo per non rovinare la sorpresa, anticipo solo che ci sarà proprio lui, il Jolly, ad accoglierli all’entrata del Ballo”.

Su il sipario, che la rinascita di Venezia, del Ballo del Doge e dell’Italia intera vada in scena!

Qui trovate tutte le informazioni per prender parte al Ballo.

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